Si sono dati appuntamento questa mattina, intorno alle 10, in piazza dell’Esquilino. Direzione Campidoglio. Il corteo organizzato anche da alcuni comitati di quartiere, sotto lo slogan: “Adesso basta”. Hanno sfilato per le vie del centro oltre un centinaio di persone, molti giovani, una folta distesa di bandiere tricolore e un lungo striscione per ribadire che “Alcuni italiani non si arrendono” alla presenza dei centri d’accoglienza per gli immigrati nei loro quartieri e al degrado provocato dalla presenza degli insediamenti abusivi e dei campi rom. Da Ponte di Nona a Settecamini, Casalbertone e Tor Sapienza, sono questi i quartieri che soffrono di più la presenza dei rifugiati, anche se puntano il dito contro l’amministrazione Marino che “sembra risolvere solo i problemi dei rom e non i nostri”, spiega Giuseppe Geraldi del CdQ Settecamini che guida al megafono tutto il corteo. Sul tema dei rifugiati interviene la rappresentanza europea in corteo: “Roma è una città che merita di essere difesa” dichiara Mario Borghezio, Europarlamentare della Lega Nord, che si associa all’interesse dei romani che non riescono più a vivere circondati da degrado e criminalità. C’è pure chi racconta di aggressioni e di violenze subìte da parte di un gruppo di rom lo scorso anno: “Io sono finita in ospedale e loro li hanno rilasciati poco dopo”, ricorda un’ex vigilessa in servizio a Piazza di Spagna. “Rifiuti in giro per la città e immigrazione incontrollata – ribadisce Mario Pirina del Caop Ponte di Nona, – viviamo in quartiere abbandonato a se stesso”. Quartieri abbandonati tanto da lasciar inosservato il fenomeno dei roghi tossici alla diossina che si sono verificati all’interno dei campi rom di via Salone e via Salviati. “Tor Sapienza è il supermercato del rame e luogo in cui si brucia di tutto – dichiara Roberto Torre del comitato di quartiere Tor Sapienza, – queste persone mettono in pericolo la loro vita oltre che la nostra” conclude, perché non si arrestano gli incendi dei rifiuti (anche quelli speciali) e delle valanghe di pneumatici che disperdono nell’aria micro sostante tossiche. I comitati chiedono spiegazioni e attendono risposte perchè “stremati” dalla qualità della vita che, per incuranza e “menefreghismo” dell’amministrazione capitolina, sono costretti a vivere. Ogni giorno.
Gianluca Russo